Privacy Policy Febbraio 2012 - Micomedicina

-Settori Opertativi

L’Associazione è articolata in quattro settori operativi.

I Settori hanno autonomia organizzativa, sulla base di un Regolamento di Funzionamento emanato dal Consiglio Direttivo.

Ogni Settore, su delibera del Consiglio Direttivo, e’ affidato ad un Socio che promuove l’attuazione delle linee programmatiche stabilite dal Consiglio Direttivo stesso. Il Socio incaricato, referente del settore, risponde al Consiglio Direttivo del buon andamento del settore affidatogli. In caso di necessità un medesimo referente può coordinare più di un settore.

Il Referente di Settore può nominare uno o più Coordinatori di Settore, per una migliore funzionalità del settore, la cui nomina dovrà essere ratificata dal Consiglio Direttivo.

Il Referente di Settore può essere invitato a partecipare alle riunioni del Consiglio Direttivo, senza diritto di voto. Gli associati possono far parte di uno o più settori ed operano sotto la guida del Referente di Settore che ne coordina l’attività.

Oltre ai predetti Settori, il Consiglio Direttivo potrà, con propria Deliberazione, attivare o sopprimere altri ritenuti necessari per l’attuazione dello scopo associativo.

Le attività dei Settori sono disciplinate dal Consiglio Direttivo con propri successivi regolamenti.

Servizio Prestazioni Sanitarie:
Garantisce: le cure mico-bioterapiche richieste dai soci e non soci in condizione di svantaggio per ragioni fisiche, psichiche, economiche, sociali o familiari ed affetti da malattie cronico-degenerative, espletate da altri soci “micomedici” o micopati; l’approvvigionamento dei rimedi e la valutazione clinica di qualità delle cure. Le cure mico-bioterapiche sono cure in cui è presente, in forma preponderante, sia sotto forma di principio attivo che di estrazione e/o diluizione, uno o più micro o macro funghi. Il Servizio Prestazioni Sanitarie organizza le visite ambulatoriali presso la sede associativa od altre sedi riconosciute, nonché la convenzione con centri medici e le strutture messe a disposizione dei soci. Svilupperà studi d’integrazione della Micomedicina con altre discipline sanitarie (osteopatia, euritmia, terapia artistica, ter. occupazionale, agricoltura biodinamica etc) e nel campo delle medicine “complementari” (omeopatia, l’antroposofia, l’agopuntura etc) al fine della creazione di strutture residenziali, semiresidenziali ed ambulatoriali per la cura ed il trattamento delle patologie cronico-degenerative.

Servizio Epidemiologico – Scientifico – Documentale:

Cura il centro documentazioni e la biblioteca ed ha una propria Segreteria. Cura, attraverso il Comitato di Redazione, il sito Web “Micomedicina.com”, il Bollettino Informativo ai soci “Amico medicina” e la rivista scientifica “Rivista Internazionale di Micomedicina”. Curerà l’aggiornamento e la pubblicazione tramite web di un elenco di funghi medicinali/officinali con relative referenze bibliografiche comprovanti. Organizza percorsi scientifico informativi per le scuole ed i sanitari, nonché mostre, convegni, congressi ed altre attività scientifico – promozionali anche in collegamento con altre associazioni, scuole e istituzione universitarie e formative. Organizza corsi per micologi ai sensi del DMS 686/96 e corsi ECM per medici e sanitari. Promuove i contenuti scientifici e sanitari professionali del micologo e medico presso le istituzioni ministeriali e locali preposte ed università.
Opera nel campo della micologia applicata attraverso l’individuazione e lo studio medico-micologico di funghi con dimostrate proprietà medicinali (FUNGHI OFFICINALI), alla prevenzione e cura delle malattie con i micro e macromiceti ma anche nel campo della micotossicologia e della nutrizione (nutraceutica) con i funghi. Valuta e controlla la qualità dei derivati dei funghi usati in terapia. Promuove lo sviluppo di nuove formulazioni (MICOMEDICINA REMEDIES) anche sotto forma galenica o di fitopreparati, e la relativa sperimentazione clinica. Ha il compito e la responsabilità di garantire l’esattezza scientifica e il rigore dottrinale di qualsiasi attività associativa.
Concorre con la Scuola di Micomedicina ed il Comitato Scientifico a formulare il corpus dottrinale della MICOMEDICINA nonché le figure professionali del “Micomedico” e del “Micopata”.Tali attività scientifico formative e informative sono connesse a quelle istituzionali ed hanno come obiettivo la modifica dell’atteggiamento della scienza e della medicina nei confronti dei funghi favorendone le ricerche come officinali e lo studio come farmaci.

Servizio colture fungine:
Si propone di sviluppare protocolli di coltivazione dei funghi officinali e di standardizzare le relative procedure attraverso la la creazione di una serra fungina didattico/sperimentale sui terreni messi a disposizione dal Presidente dell’ONLUS. La serra, tecnologicamente all’avanguardia e autosufficiente dal punto di vista energetico con un impianto fotovoltaico, servirà anche per corsi riservati a categorie svantaggiate per la formazione di agricoltori addetti alle serre fungine.
La progettualità comprenderà lo sviluppo di mini kit o mini serre domestiche di funghi officinali. Ambedue i progetti fanno parte di uno generale di settore dal titolo FUNGHI: COLTIVARE SALUTE da presentare per i finanziamenti a enti pubblici e privati.

Relazioni esterne:
Coordina le attività di tutti gli Organi Operativi della ONLUS avendo cura che il messaggio informativo sia costante, organico e coerente con i principi e le strategie definiti dallo Statuto, dalle delibere assembleari e consiliari. Individua gli obiettivi di comunicazione in relazione alle attività di partenariato con aziende pubbliche e private con lo scopo di acquisire consenso ideologico, finanziamenti e collaborazioni.

Motivazioni

Perchè MICOMEDICINA
La Micomedicina è una medicina olistica che partendo dalle osservazioni sul ruolo centrale dei funghi nell’ambiente e nella salute umana intesi come equilibrio (distruzione/generazione) / omeostasi tra miceli, ne studia i meccanismi biologici, fisiologici e patologici che alterano tale equilibrio ricercando, nei funghi stessi, gli strumenti atti a ristabilirlo.

Perchè ONLUS
L’ONLUS rappresenta l’unica forma nella quale categorie di malati affetti da malattie cronico-degenerative schiave di un sistema economico – sociale emarginante (disabili, anziani, poveri, etc) possano accedere alle cure micologiche (emarginate anch’esse dalle lobby farmaceutiche) intese come prevenzione primaria, secondaria e terziaria incentrate ad una modifica degli stili di vita e del modo di  essere e di pensare in senso mico ed eco-compatibile.

Perchè NOI
Siamo un gruppo di medici, micologi, ricercatori, botanici, farmacisti e pazienti, convinti della centralità del Regno dei Funghi per la preservazione della vita sulla Terra ed il mantenimento della salute.

Presidente: Dott. Maurizio Bagnato*

Sede legale: Viale Giustiniano Imperatore n. 15 – 00145 Roma
Tel. 06/5431274
Orari segreteria O.N.L.U.S.: Lunedì – Giovedì ore 16,00 – 18,00

* Dirigente medico micologo – Responsabile Ispettorato Micologico ASL Roma C,
Specialista in Igiene e Medicina Preventiva, Specialista in Medicina Legale e delle Assicurazioni, iscritto nel Registro dell’Ordine dei Medici di Roma in Agopuntura, Omeopatia, Omotossicologia.

bagnato.maurizio@aslrmc.it

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Escozul

Escozul.

Si chiama Escozul ed è un farmaco ricavato dal veleno dello scorpione azzurro cubano – Sul web c’è chi ne parla come di un rimedio miracoloso ma non esistono prove scientifiche certe e una sperimentazione vera e propria non è neppure cominciata

I Caraibi, Cuba, il sangue di scorpione…una miscela che fa ricetta. Ricetta niente meno che contro il cancro. C’è in arrivo dall’isola di Fidel un nuovo medicinale che guarisce e pure gratis o quasi?. Documenti, sperimentazioni e prove scientifiche ancora non ce ne sono. Per ora  tutto si regge sul passaparola e i racconti di chi questa nuova terapia racconta appunto di averla provata. Ricordate Luigi Di Bella? Mezza Italia si innamorò della sua “cura”, mezza Italia lo elesse a speranza dei malati e a vittima degli scienziati, mezza Italia si schierò con lui, compresa l’Italia politica, soprattutto, chissà perché l’Italia politica di destra. Poi la “cura” Di Bella svanì e sfumò, ora tocca al sangue di scorpione. Il farmaco si chiama Escozul, è prodotto a Cuba da un’azienda locale, la Labiofam e in occidente, internet a parte, è  sconosciuto o quasi. Nelle intenzioni dei medici che ne hanno studiato le proprietà, dottori che messi tutti insieme sommano zero pubblicazioni nelle più autorevoli riviste internazionali di medicina, l’Escozul sarebbe efficace in alcune delle più pericolose forme di cancro, dal colon al cervello passando per i polmoni e il seno. Del prodotto si parla dal 1985 quando il biologo cubano Misael Bordier scoprì le proprietà antitumorali del veleno di una specie particolare di scorpione.

Il farmaco, infatti, altro non è che veleno di scorpione diluito in acqua. La specie che produce la tossina da cui si ricava l’Escozul è il il rophalurus iunceus, lo scorpione azzurro, una grossa varietà che vive solo a Cuba. Tenuto in laboratorio, alimentato in modo regolare e sottoposto ad una forte scossa elettrica, lo scorpione azzurro produce due o tre gocce di veleno al giorno, la base per il farmaco che poi viene diluito in acqua fino a raggiungere una concentrazione di veleno minima, (0.003 milligrammi per litro) e quindi somministrato.

Di ricerche scientifiche che provino l’efficacia o meno dell’Escozul di fatto non ce ne sono così come non si ha traccia di eventuali effetti collaterali. Di certo c’è che la tossina è un antinfiammatorio naturale, aiuta il sistema immunitario e impedisce la formazione di vasi sanguigni nelle tumore.

In Italia medici come Pierfranco Conte, direttore di Oncologia all’università di Modena, affermano di non averne “mai sentito parlare”. A Cuba, invece, ammettono di conoscerlo ma parlano di sperimentazione ancora da avviare e fase di “protocolli di ricerca”.

Il fatto che i medici che ci lavorano siano cubani e quindi dei “marginali” nella comunità scientifica internazionale non aiuta. Aiuta, invece, e non poco, il web. Basta una ricerca di pochi minuti su di un qualsiasi motore di ricerca per trovare decine di racconti di gente che ha provato il farmaco e dichiara poi di “star meglio”.

Anche in Italia i casi non mancano e i luoghi deputati ai racconti sono soprattutto i “forum” medici, quei siti che la quasi totalità dei medici di famiglia raccomanda di non consultare mai. Tanti pazienti raccontano di straordinari miglioramenti dei loro cari grazie alla tossina di scorpione. Uno scenario quasi da sogno: basta andare a Cuba con la cartella clinica e la maggior parte delle volte la Labiofam somministra il farmaco gratuitamente. Di storie a lieto fine, però, anche sul web ce ne sono poche: molti pazienti migliorano grazie all’Escozul ma alla fine muoiono per altre complicazioni, dall’insufficienza respiratoria all’encefalopatia da radiazioni fino a infezioni dei tipi più disparati.

Un caso, quello dell’Escozul, che ricorda per molti aspetti un’altra “panacea mediatica”, quella del professor Luigi Di Bella e della sua “somatostatina” quella che i sostenitori del medico, tanti soprattutto in ambiente non scientifico, chiamavano la molecola anticancro. Somatostatina e melatonina erano gli ingredienti base di un trattamento terapeutico che, a detta di molti che l’avevano provato, aveva del miracoloso. Nonostante le resistenze della comunità scientifica e le forti perplessità del ministero della Salute complice una forte campagna mediatica condotta da alcuni politici (l’allora presidente della Regione Lazio Francesco Storace, solo per fare un esempio, aveva l’intenzione di rimborsare i soldi spesi dai pazienti che volevano curarsi col metodo Di Bella), qualche radio locale e una piccola parte della stampa, si decise per la sperimentazione. Era il 1999 e i risultati furono disastrosi: al “multitrattamento Di Bella” reagì positivamente meno dell’1% dei pazienti. Il medico protestò ferocemente indicando i motivi per cui, a suo giudizio, la sperimentazione era fallita: una vera e propria teoria “complottista” quella di Di Bella che parlò di somministrazione di farmaci scaduti, dosaggi sbagliati e pazienti appositamente scelti tra quelli in condizioni  disperate.  La multiterapia, di fatto, uscì dalle pagine dei giornali e non se ne parlò più. Il bisogno di cure, anche miracolose per chi lotta con una malattia terribile invece rimane lì latente pronto a rispuntare più forte che mai al più labile segno di speranza.

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Non è ancora accertato, e anche i medici cubani prescrivono di continuare le normali cure insieme a questa somministrazione (gratuita!).. Staremo a vedere, sperando che ci siano sviluppi positivi per i malati di tutto il pianeta…

Integratori Alimentari Anti-Cancro

INTEGRATORI ALIMENTARI ANTI-CANCRO
Creato da Roberto il 07/04/2011 23.27.02

Nessuna arma è di troppo nella difficile lotta contro il cancro e anche la natura sembra offrire “munizioni” preziose. Fra questi il licopene, un potente antiossidante, principale componente di Oleavital il primo integratore studiato appositamente per il malato oncologico ora disponibile anche nelle farmacie italiane. I benefici dei trattamenti complementari, per controllare i sintomi e potenziare l’effetto dei farmaci sono stati ufficialmente riconosciuti anche dalla comunità scientifica, tanto che al Congresso dell’American Society of Clinical Oncology dello scorso giugno, il più importante appuntamento per l’oncologia mondiale, una sessione speciale è stata dedicata proprio a queste terapie di supporto.


“Numerosi studi condotti a livello internazionale su questo argomento e, soprattutto, la nostra esperienza clinica, indicano che i malati ricorrono sempre più spesso ai trattamenti complementari – commenta il prof. Pierfranco Conte, direttore del dipartimento di Oncologia ed Ematologia, Università di Modena e Reggio Emilia -. La ricerca del miglior benessere è un diritto del paziente che va sostenuto ed incoraggiato da noi specialisti e dai familiari: la comunità oncologica è ormai consapevole che le terapie complementari rappresentano una risorsa e possono essere di grande sollievo per il malato e mi pare ci sia la disponibilità e la volontà di approfondire le ricerche. In particolare, ritengo vadano intensificati gli studi sulle proprietà terapeutiche di alcune sostanze naturali che possiedono note proprietà chemopreventive. Il licopene ad esempio, contenuto fra l’altro nei pomodori e nella papaia, ha dimostrato virtù terapeutiche nella prevenzione e nella cura di alcuni tipi di tumore, in particolare della prostata”. Dalla principale ricerca europea sull’uso delle terapie complementari in oncologia, pubblicata su Annals of Oncology, risulta che in genere chi ne fa uso è una donna giovane, con un buon livello di educazione, consigliata da un amico o da un familiare o spinta dall’informazione mediatica. “I dati dimostrano che i malati apprezzano le terapie complementari soprattutto perchè facilitano la gestione dei sintomi e probabilmente continueranno ad usarle indipendentemente da quello che ne pensano gli operatori sanitari – commenta il prof. Conte -. La comunità scientifica e professionale dovrebbe esserne consapevole ed aiutare i pazienti a servirsene in modo appropriato. E’ molto preoccupante che invece la fonte di informazione principale sia il passaparola. È grave non solo perché ciò che è efficace per un paziente potrebbe non esserlo per un altro, ma soprattutto perché alcune di queste sostanze potrebbero interagire con i farmaci, con risultati pericolosi. Non bisogna affidarsi al “fai da te” indiscriminato, ma parlare con il proprio oncologo, soprattutto quando si intende assumere un qualsiasi preparato. Lo specialista è in grado di consigliare sostanze sicure, per le quali esistono evidenze scientifiche di efficacia, ed evitare brutte sorprese come reazioni allergiche o intossicazioni”. Oltre al licopene, in Oleavital sono contenute numerose sostanze antiossidanti, con preziose virtù anti-tumorali.

Le stoviglie rosse diminuiscono l’appetito

Le stoviglie rosse diminuiscono l’appetito

Lo dimostra una ricerca condotta all’università di Basilea e Mannheim: il colore rosso è un freno all’appetito e impedisce di mangiare troppo. Il team di ricercatori, che ha pubblicato lo studio sulla rivista Appetite, ha paragonato l’effetto delle stoviglie blu o bianche con quelle rosse. L’effetto di arresto dato dal colore rosso è risultato evidente.

Nel primo dei due esperimenti condotti, è stato dato da bere, a 41 studenti che non avevano sete, delle bevande che erano per metà in bicchieri di plastica rossa e per metà blu. E’ emerso che, chi ha bevuto dai bicchieri rossi ha consumato il 40% in meno della bevanda rispetto agli altri.

Il secondo esperimento è stato fatto con degli antipasti serviti su dei piatti rossi, blu e bianchi a 109 persone. Ancora una volta, il rosso ha agito come un segnale di freno, dal momento che la gente che aveva mangiato nei piatti rossi aveva consumato circa la metà in meno di cibo.