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Leggenda e certezze sul selenio

 

5)  DALLA  LEGGENDA ALLE CERTEZZE  SUL SELENIO

Selenio

Un agricoltore-allevatore Australiano si e’ guarito da solo, da un cancro all’intestino inoperabile ed in fase terminale, assumendo ogni giorno per qualche mese questo prodotto che utilizzava per le sue bestie.

Quando e’ andato dal suo oncologo per farsi controllare dopo vari mesi, il medico e’ rimasto stupefatto per aver constatato la scomparsa del cancro, diagnosticato, con tanto di esami e tac, qualche mese prima.

 

Il trattamento elaborato dall’agricoltore consiste nell’utilizzare del Selenio liquido (Selenium Drench Concentrate) utilizzato in agricoltura, prodotto che si puo’ acquistare presso i fornitori di prodotti veterinari.

La vendita del Selenio per uso umano e’ proibita da anni, Il costituente attivo corrisponde a 10mg di selenio per mL in forma di selenite di sodio.

La dose e’ un cucchiaino ogni 2 litri di acqua, miscela di cui si assumono 226 mL o due terzi di una tazza da 400mL, ogni mattina a stomaco vuoto.

Fonte: E.mail di Keith, 26/02/2004 inviata a Nexus magazine a meta’ del 2005.SELENIO: BUONE NOTIZIE nella CURA del CANCRO.

Questa insolita esperienza di un agricoltore dell’Australia occidentale mi è stata raccontata da uno dei suoi amici, il quale vive a Melbourne (AU). Vi è un lieto fine dopo l’altro, quasi.

All’agricoltore in questione era stato diagnosticato un cancro all’intestino. Il suo medico chirurgo predispose la data del suo ricovero in ospedale per l’intervento di asportazione e, dopo tutta la trafila del caso, gli fece visita nella sua stanza per informarlo che dopo aver visto i vari esami e le lastre, tutti gli esperti implicati avevano stabilito che il cancro era inoperabile e che tutti i test indicavano che il suo cuore non era abbastanza forte da sopportare un intervento chirurgico di tale portata.

L’agricoltore replicò: “Dottore, mi sia dicendo che non può fare nulla per me ?” “Sì”, fu la risposta del dottore, e si scusò per la tardiva inversione di rotta. L’agricoltore chiese che la moglie lo accompagnasse fuori dall’ospedale e che il figlio raccogliesse la sua roba e la por­tasse alla macchina; disse che se ne sarebbe tornato a casa e si sarebbe curato da se’.Da molti anni l’agricoltore si dedicava alla prevenzione e alla cura di varie malattie che colpivano il suo bestiame e le sue pecore.

Un beverone dimostratosi particolarmente efficace era il Selenium Drench Concentrate, così decise di prepararne una dose quotidiana per sé stesso commisurata al proprio peso corporeo, cosi come aveva fatto tante volle per i suoi animali.

Nei mesi seguenti l’agricoltore assunse ogni mattino a stomaco vuoto la dose in questione ed, a distanza di vari mesi, la moglie gli disse: “Mi sembra che tu stia migliorando ! Hai un bell’aspetto e non sembri affatto malato. Credo che faresti meglio ad andare dal medico a farti controllare !”. Egli segui il consiglio; il medico gli comunicò che, per quanto poteva desumere da un esame esterno, ilcancro era scomparso, quindi gli disse di tornare a casa e godersi la vita.

Dopo qualche giorno alla fattoria arrivò una signora, vestita con abiti eleganti e alla guida di una macchina lussuosa, la quale esordi dicendo: “Abbiamo lo stesso medico curante ed egli mi ha riferito che lei si e curato da solo un cancro all’intestino. Ho questa stessa malattia e sono venuta a chiederle di mettermi a conoscenza della sua cura,”

L’agricoltore replicò: “Signora, iniziare a comportarmi come se fossi un medico mi converrebbe molto di più che occuparmi della mia fattoria. Ma so quanto lei e disperata. Tirerò fuori gli ingredienti e le mostrerò come ho realizzato la miscela, ma non glieli posso dare. Mia moglie ed io dobbiamo occuparci delle incombenze serali — dar da mangiare al pollame, mungere le vacche e così via. Se desidera può sottrarci gli ingredienti finché siamo impegnati nel­e faccende, ma io non glieli posso dare !”

Questo è precisamente ciò che fece la donna, la quale si euro secondo le istruzioni ricevute. A diversi mesi di distanza sì ripresentò con dei mazzi di fiori e dei regali, dicendo agli amici agricoltori che era guarita ed aveva avuto il benestare dal loro medico comune.

Poco tempo dopo un’altra donna vestita elegantemente sì presentò alla fattoria. Era stata indirizzata lì dalla prima signora; era affetta da cancro all’intestino e voleva conoscere la cura. L’agricoltore replicò che si sarebbe comportato esattamente come aveva fatto in precedenza con la sua amica — e così fece, con i medesimi eccellenti risultati

Quasi per ironia della sorte, vari mesi dopo il medico dell’agricoltore si presentò alla fattoria, dichiarando di essere venuto per qualcosa di più di una visita di cortesia, in quanto anche lui era affetto da cancro all’intestino e voleva conoscere la cura; l’agricoltore seguì la stessa prassi adottata in precedenza con le due signore, e con gli stessi eccellenti risultati.

Quanto all’esperienza dell’amico che mi ha raccontato questa vicenda, dato che egli presentava un livello assai elevato di PSA [antigene prostatico specifico] si sospettava che avesse un cancro alla prostata; costui iniziò a seguire la cura e ben presto il suo PSA rientrò nei valori normali. Ad un altro mio amico è stato diagnosticato un effettivo cancro alla prostata ed egli stava predisponendo un intervento chirurgico; ha seguito una cura al selenio e di recente ha avuto un “cessato allarme” medico. Alcuni amici che hanno seguito la cura in via precauzionale — nella convinzione, che condivido, che essa agisca come prevenzione —hanno riscontralo che i tumori cutanei di lieve entità che avevano sulle mani sono scomparsi.

Tratto da Nexus n° 59

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Il selenio ha avuto momenti di celebrità nei mass-media per le sue proprietà anti-ossidanti e protettive per l’ organismo. In effetti, questo elemento chimico dello stesso gruppo dello zolfo, svolge una funzione molto importante nel nostro organismo, malgrado la sua piccolissima quantità totale, circa 13 mg.

– Sembra che non ci siano cibi con un contenuto costante di selenio come può essere quello della vitamina-c nei limoni, perchè tale contenuto dipende dalla concentrazione di selenio nel terreno che varia da una regione all’ altra.

L’ italia, per esempio, ha di solito suoli piuttosto poveri di selenio, quindi, anche i suoi prodotti agricoli non ne contengono molto. Comunque, i dati sull’ assunzione media pro-capite di selenio degli italiani riportano 0,041 mg/giorno per gli adulti

– gli alimenti più ricchi risultano essere le carni, queste ultime, con una concentrazione maggiore nel fegato. Le uova ne contengono circa 0,056 mg/100 g di alimento nel tuorlo.

Gli alimenti vegetali comuni ne contengono meno, ma più che sufficiente per il fabbisogno della nostra dieta. Tra questi, il più ricco di selenio è il germe di grano, con 0,079 mg/100 g di alimento, seguito dai funghi porcini (0,026 mg/100 g), dal pane di frumento (0,023 mg/100 g) e poi da noci, olive nere, cereali e cacao magro. Nel terzo sito delle referenze si riporta una lunghissima tabella con il contenuto medio in microgr./100 g di alimento nei vari cibi.

– il selenio è presente in natura in piccole quantità di sali inorganici e, nei tessuti animali e vegetali, al posto dello zolfo negli amminoacidi solforati, per esempio, nella selenometionina (ch3-se-ch2-ch2-chnh2-cooh) che vengono utilizzati per la sintesi di proteine contenenti selenio.

– Date le piccole quantità presenti nel nostro organismo, dobbiamo andarci piano con gli integratori che lo contengono, senza sperare inutilmente che quantità elevate proteggano le nostre cellule fino a donarci l’ eterna giovinezza. Il selenio, infatti, ha un fabbisogno medio valutato tra 0,055 e 0,200 mg/giorno, ma dosi maggiori cominciano solo a renderlo tossico.

– svolge un’ attività protettiva per le membrane cellulari contro radicali liberi e perossidi e ha un ruolo nella respirazionecellulare. Agisce come coenzima nell’ attività degli ormoni tiroidei.

– Contribuisce a mantenere in efficienza il sistema immunitario.

Malgrado la sua variabile presenza nel suolo, la carenza di selenio è rara. Tuttavia, ci sono alcune zone del mondo con terreni particolarmente poveri di selenio, come alcune regioni della cina e la nuova zelanda. In questi paesi, una cardiopatia è particolarmente diffusa tra la popolazione (malattia di keshan) ma regredisce quando si somministrano integratori al selenio in aggiunta alla dieta, come accade, fortunatamente, con tutte le altre carenze vitaminiche.

Inoltre, la carenza di questo elemento provoca altri disturbi piuttosto gravi, come ipertensione, anemie, cirrosi e persino sclerosi multipla (degenerazione del tessuto nervoso) e cancro.

Le fonti sono d’ accordo nel riferire che il selenio provoca effetti tossici come disturbi gastrointestinali, perdita di capelli, macchie bianche nelle unghie, stanchezza, irritabilità, leggeri danni neurologici ed infiammazioni polmonari.

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