Privacy Policy Maggio 2011 - Micomedicina

Obesità e crampi intestinali: la causa nella flora batterica

Non fanno differenza l’etnia, il sesso e la dieta seguita: nell’organismo esistono tre grandi gruppi di batteri intestinali. Individuare queste comunità batteriche permetterebbe di capire perché una persona soffre di obesità, ha dolori intestinali, o si ammala di cancro e di malattie infiammatorie dell’intestino. È il risultato di uno studio condotto dai ricercatori di Heidelberg, in Germania, e pubblicato su Nature.Si è scoperto, così, che i Bacteroides metabolizzano i carboidrati e potrebbero combattere l’obesità. Sono più diffusi in età avanzata, quando il metabolismo dei carboidrati rallenta e quindi i batteri, per resistere, devono favorirlo. La Prevoltella degrada le mucine, proteine del muco intestinale, favorendo così la comparsa di dolori intestinali, che sono per l’appunto dovuti alla mancanza della protezione mucosa. Il Ruminococcus aiuta le cellule ad assorbire gli zuccheri, e per questo sarebbe associato all’aumento di peso. Individuando, quindi, il Dna della specifica comunità di batteri presente nell’intestino, si potrebbero creare diete ad hoc, controllare gli aumenti di peso, e, nel caso di infezioni, prescrivere cure più mirate.La scoperta arriva un anno dopo la mappatura del Dna di tutta la flora intestinale, che ha portato a individuare 3,3 milioni di geni, ovvero un numero 150 volte più alto rispetto a quello che costituisce il patrimonio genetico delle cellule umane.

Funghi che hanno cambiato la storia

I più importanti eventi storici che hanno influenzato la vita dei popoli sono avvenuti per caso o comunque in modo fortuito!
Decisioni improvvise di occupare territori di altre nazioni, cambiamenti di fronte in guerre quasi vinte o pressoché perdute, tradimenti ed uccisioni di capi di Stato – da Caio Giulio Cesare a Kennedy -, rovesci di fortuna dovuti ad improvvisi eventi meteorici, epidemie che hanno cancellato in breve tempo gruppi etnici sono state altrettante cause di mutamenti e di svolte storiche che hanno segnato, in modo irreversibile, nel bene e nel male, molteplici eventi umani.
E’ difficile credere che dei microscopici funghi abbiano sconvolto l’assetto politico mondiale ed il comportamento degli uomini. Tuttavia ciò è avvenuto nel corso dei secoli ed ha lasciato la sua indelebile impronta.

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Organismi pionieri e rocce: le patine a ossalati di calcio

Gli organismi “pionieri” sono quelli che colonizzano per primi una roccia nuda in
campo: quindi batteri (che in realtà organismi non sono), alghe, funghi e soprattutto
licheni. Noi qui parleremo brevemente solo di questi ultimi rimandando per più
precise e dettagliate informazioni alla letteratura specializzata (Ahmadjian, 1993;
Brown, 1984; Carlile et al., 2001; Dalby et al.,1988; Deacon, 2000; Gilbert, 2000;
Hale, 1983; Hawksworth and Hill, 1984; Laundon, 1986; Nash, 1996; Ozenda et
Clauzade, 1978 ; si veda anche l’elenco dei siti web in calce alla bibliografia).
I licheni sono associazioni mutualistiche, vale a dire simbiosi, tra un fungo e un
partner capace di fotosintetizzare (un’alga o un cianobatterio) che danno vita a un
organismo composito. Il fungo forma un tessuto attorno alle cellule algali, fornendo
loro acqua e sostanze minerali assorbite tramite le ife dal substrato roccioso. A sua
volta il partner fotosintetico fornisce al fungo carbonio organico (amidi e zuccheri) e,
nel caso dei cianobatteri, azoto organico (nitrati e sali d’ammonio) a partire dall’N2
presente in atmosfera. L’alga fornisce inoltre alla simbiosi anche sostanze
auxotrofiche (vitamine). Le “informazioni” e lo scambio dei nutrienti tra i due
partner avvengono attraverso propagoli del fungo, che penetrano la parete algale,
detti austori. Leggi tutto

Cordyceps unilateralis

Il Cordyceps unilateralis è un fungo parassitoide che infetta le formiche, in particolare le Camponotus leonardi, alterando il loro comportamento, al fine di garantire la distribuzione capillare delle sue spore. Si tratta di un esempio lampante di parassitismo.[1]. Le formiche vengono infettate attraverso gli spiracoli per la respirazione; le spore del fungo riescono a raggiungere dei tessuti relativamente deboli e comincia a svilupparsi. Quando il fungo è pronto a produrre spore i miceli raggiungono il cervello della formica ed altera le reazioni ai feromoni gestendo il comportamento della formica che raggiunge un microclima adatto al fungo (generalmente temperatura tra i 20° e i 30°, 25 cm dal suolo).

Descrizione della specie

La specie può essere identificata alla fine del suo ciclo di vita per la sua struttura riproduttiva, costituita da uno stroma, nerboruto ma ancora duttile, di colore scuro, il cui stelo si estende dalla parte posteriore della testa della formica alla quale ha provocato la morte. Il fusto ha un ascocarpo appena sotto la punta.

Non commestibile, senza valore.

Il Germanio

Il Germanio nella sua forma inorganica è presente nel terreno, nelle rocce, nel carbone, insieme con altri minerali da cui può essere estratto e trasformato industrialmente in Germanio organico. In campo terapeutico deve essere utilizzato soltanto Germanio organico ad altissimo grado di purezza, quasi totalmente esente da metalli pesanti (Pb,As,Hg,Cd), che devono essere presenti solo in quantità ininfluenti e ben definite (<0.1 ppm); inoltre non deve esserci traccia d’ossido di Germanio (GeO2). Il Germanio inorganico è tossico per le cellule renali.

Presenza in natura del Germanio organico

Il Germanio in forma organica è contenuto nell’Allium sativum, nell’Allium cepa, nel Panax ginseng, e in alcuni funghi orientali (Ganoderma lucidum, Grifola frondosa; vedi cap. 4.h.).

 

Proprietà immuno-stimolanti del Germanio organico Leggi tutto