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Micoeditoriale Ottobre 2012

 

MICOEDITORIALE OTTOBRE 2012

Cari lettori eccoci qua, come sono andate le uscite autunnali alla ricerca di funghi, bene ?

Qui ottimamente, hanno fatto dei bottini di porcini da record, sia come dimensioni che come numero ! Merito del cambiamento climatico che ha spostato nel mese di settembre quello che faceva ad agosto, con acquazzoni alternati a caldo umido. A questo proposito ho visto su you-tube un video di un turista dall’accento toscano che andava per funghi in Svezia, e nei giardini all’interno di un Ospedale trovava dei porcini magnifici meravigliandosi che gli svedesi lasciassero tutto quel ben di Dio…diceva: sono pazzi questi svedesi!

Quasi in contemporanea leggevo che di recente in Germania era stato vietato il consumo di selvaggina come cinghiali e quello dei funghi per le alte concentrazioni di sostanze radioattive ancora presenti dopo Cernobyl.

Allora, caro cercatore di porcini “ospedalieri”  toscano, chi sarebbe il pazzo?

Purtroppo non è il solo e sono tantissimi che vanno sia nei paesi dell’est che in Austria o Gemania, e confidando nell’apparente assenza di controlli come pure della sorprendente indifferenza ai funghi degli abitanti, ritornano con carrettate di porcini radioattivi (certo che sono indifferenti lo sanno che ingerendoli rischiano il cancro !).

E’ sempre la solita storia, noi ci crediamo i più furbi mentre siamo i più fessi, è l’ignoranza e la disinformazione di massa insieme alla colpevole indifferenza delle autorità sanitarie che (pur in assenza di controlli con contatori Geiger), dovrebbe comunque avvertire in via precauzionale di non consumare funghi provenienti da quei paesi e comunque nell’incertezza sulla provenienza, di consumarne in modica quantità. Continueremo, da queste pagine, nel fare informazione sanitaria sia sui benefici ma anche e soprattutto sui rischi dall’ingestione di funghi, e questa di Cernobyl è una realtà che dura da 26 anni e che dovremmo sempre ricordare e riportare all’attenzione dell’opinione pubblica (tra l’altro l’emivita- tempo nel quale  la capacità radioattiva si dimezza- del cesio radioattivo è di 30 anni come pure dello stronzio- proprio come il nome – mentre per il plutonio è di appena ….6.500 anni!!). Quindi ne dovremo parlare ancora per molto…..aiutateci a diffondere l’informazione !

Ma passiamo ai funghi che ci piacciono e che fanno bene; questo mese partiamo alla grande con due recentissimi articoli  (2012) il primo in inglese è dell’Università della Pennsylvania e riguarda il nostro caro Coriolus versicolor il cui estratto (PSP) ha dimostrato aumentare la sopravvivenza ed ha ritardato la metastatizzazione in cani affetti da emangiosarcoma. Questo articolo  integrale sul nostro sito è pubblicato dalla prestigiosa rivista Evidence Based Complementary and Alternative Medicine. L’altro articolo è un po’ più ristretto (abstract) e riguarda il White Button ovvero champignon ovvero Agaricus bisporus ed è dell’Università di Hong Kong che, dimostra un’attività di stimolo del fattore di crescita vascolare endoteliale (VEGF) attivo nella rigenerazione dei tessuti ad esempio in esito a ustioni. Ed a proposito di pelle, il terzo articolo inserisce una nostra amica pianta la Camellia sinensis con l’estratto EGCG (epigallocatelaminagallato) più noto come The’ Verde che, secondo i ricercatori dell’Università di Glasgow, inserito direttamente in loco fondendo l’estratto EGCG con una proteina che apporta ferro, si riesce a ridurre o a far scomparire del tutto quasi i 2/3 dei tumori cutanei melanoma compreso !

Il quarto: Otzi e il mistero del poliporo, è una chicca, scritto benissimo e divertente a mò di CSI,  questo poveraccio vissuto 5000 anni fa e ucciso da una freccia alla schiena ritrovato da Messner nel 2001 per lo scioglimento di un ghiacciaio  (e inizialmente conteso fra Italia e Austria), è stato oggetto di un’autopsia e di una ricostruzione degna dei telefilm americani dove oltre che accertare, tra l’altro, che era affetto di una parassitosi intestinale (Trichiurasi) gli sono stati trovati nella sacca alcuni tipi di funghi: Fomes fomentarius che come dice il nome gli serviva per accendere il fuoco e il Piptoporus betulinus che probabilmente serviva proprio per la cura. Già conoscevano le proprietà antinfettive dei funghi e non solo ….conoscevano pure l’agopuntura.. (leggete gente) !!

The last but not the least è l’articolo sul selenio, anche questo parte dalla leggenda dell’allevatore australiano che malato di cancro intestinale prende un medicinale che dava alle vacche a base di selenio e guarisce, fino ad alcuni spunti sulle attuali acquisizioni che confermano la capacità del selenio di combattere i radicali liberi, l’azione di  stabilizzante di membrana, l’attività di coenzima per gli ormoni tiroidei e gli effetti sul Sistema Immunitario che confermano l’azione sul cancro come su malattie cardiocircolatorie e la S.M., ma anche il fatto che, per quantità di selenio, il fungo porcino Boletus edulis con il (0,026 mg/100 g) in natura è solo secondo al germe di grano (0,079) ma con una presenza che rappresenta per 100 gr di fungo la metà del fabbisogno giornaliero ed un gusto sicuramente superiori !

Buon autunno e buona lettura con la Micomedicina !

Dott Maurizio BAGNATO MD Ph

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Micoeditoriale Settembre 2012

MICOEDITORIALE  SETTEMBRE 2012

Bentornati dalle meritate ferie !  Come va,  tutto bene ?  Spero di si,  io sono stato in giro per gli USA e alla fine devo dire teniamoci le nostre crisi italiche e  la nostra  Europa, al di là dell’oceano è tutto molto più grande, solitario e terribile quando si valuta tutto solo in funzione del guadagno compresa la vita e la dignità della persona. Ma non voglio parlare degli USA, dove, per carità, vi sono anche lati positivi, piuttosto della nostra evoluzione…la Micomedicina. Questa idea un po’ strana, di una medicina che potesse unire  oriente e  occidente,  Medicina Tradizionale Cinese e Steiner,  Agopuntura e Omeopatia, Ayurveda e  Suor Ildegarda Von Bingen,  attraverso  i funghi, non poteva che provenire da un europeo,  l’olismo è unire i simili per curare l’unità dell’uomo in quanto essere dotato di  vita biologica e spirituale e nel quale ogni manifestazione sia essa patologica o fisiologica rappresenti nient’altro che l’espressione di questo dualismo. Ma l’uomo è uno e quindi bisogna avere in mano uno strumento unico, la micomedicina, che riesca a discernere,  secondo il principio simbiotico mutuato dai funghi, se questa espressione  dualistica rappresenti un reale o potenziale squilibrio. Se questo può essere ben compreso in termini biologici  quando si parla  ad esempio di probiotici e di popolazioni batteriche/lieviti intestinali, risulta poco chiaro quando si passa al mentale e meno che mai a quello spirituale. Il Micoeditoriale  di settembre, il mese dei ripensamenti diceva una canzone,  cercherà di fornire qualche spunto di riflessione. E a proposito di pensiero ecco il primo articolo che vi propongo: Dormendo s’impara. Il Prof Stickgold della prestigiosa Harvard Medical School di Boston, afferma che grazie al sonno le esperienze che facciamo di giorno trovano una logica e una spiegazione e vengono scomposte, analizzate e immagazzinate nei ricordi secondo il loro impatto emotivo e servono a costruire le regole generali che ci fanno integrare le nuove esperienze secondo schemi prestabiliti, in parole povere il sonno ci rende  più intelligenti. E questo è anche intuitivo, quand’è che si può riflettere, certamente non di giorno con imput continui visivi, uditivi termotattili etc; quello che è importante è che quella che si riteneva un’attività di riposo svincolata dall’intelligenza ovvero un po’ a ruota libera come sono i sogni, in realtà è ben collegata a quanto avviene di giorno,  la interpreta e la proietta anche nel futuro fornendo regole generali, quindi è un cervello pensante anche di notte e come  detto nell’interpretazione dei sogni di Sigmund  Freud,  essenziale nello sviluppo della nostra esistenza e con capacità di pre-veggenza/visione del futuro. Come la diastole del cuore, il sonno/riposo del cervello, è la raccolta-analisi e preparazione al movimento giornaliero e con la differenza (non da poco !) di poter memorizzare l’esperienza di ogni singola giornata  dando una scala di priorità secondo l’emozione suscitata. Mi piacerebbe approfondire e mi ripropongo in futuro, ma cosa c’entra la Micomedicina in tutto questo? Innanzi tutto si parla di dualismo, di attività (sonno/veglia) in rapporto-equilibrio tra di loro e la Micomedicina nella sfera del mentale, studierà l’alterazione della simbiosi sottesa alle manifestazioni patologiche mentali, attraverso lo studio della qualità del sonno, l’interpretazione dei sogni e  la tecnica dell’ipnosi.

Tornando ai nostri articoli, ecco di nuovo i nostri cari insetti questa volta e anche loro come le formiche sono: Termiti coltivatrici di funghi. Anche questo è un’ esempio straordinario di simbiosi, le termiti africane usano materiale vegetale masticato per crescere i funghi e questi convertono piante indigeribili in nutrienti graditi alle termiti stesse. Addirittura le termiti hanno addomesticato un particolare tipo di fungo che  in loro onore si chiama Termitomyces.

Tempo fa ho pubblicato sul sito un articolo sulle grandi ricerche con i funghi nel campo del Biotech ed ho parlato di bioetanolo della Novozyme e della Plectasina, andate a cercarlo, sempre sulla stessa falsariga l’articolo: Fungo OGM evita danni ambientali ,  nel quale attraverso  il fungo modificato geneticamente, il Penicillium funicosum , scienziati russi sono riusciti a “lavare e scrostare” parti metalliche di motori aerei o navicelle spaziali, senza l’ombra di un residuo dannoso per l’ambiente !!   Altro articolo ambientale è : Fungo digerisce le resine fenoliche,  ed è lo stesso che decompone DDT e PCB, il Phanerochaete chrysosporium, anche in questo caso si utilizza la capacità di decomporre e digerire queste sostanze normalmente utilizzate come adesivi industriali utilizzati anche per assemblare le carrozzerie delle automobili, e che rappresentano un problema di smaltimento per la complessità della struttura molecolare, nel quale il fungo utilizza la ligninasi, un enzima che degrada la lignina, adattandola a degradare il tenace adesivo; e questo la dice lunga sulle capacità di adattamento degli enzimi presenti nel fungo a seconda del substrato che ha a disposizione.

E dopo un articolo di medicina, uno di biologia e due ambientali, non poteva mancare quello di biologia evoluzionistica che  è una delle mie tesi: e se la vita complessa, superando la fase unicellulare, sotto il principio della cooperazione/simbiosi, fosse stata organizzata dai funghi? Nell’articolo  Evolve la vita multicellulare in vitro , partendo da un lievito, una trasformazione (vita multicellulare) che ha impiegato miliardi di anni per accadere in natura, si è verificata in laboratorio in appena 60 giorni. In questo recentissimo articolo (2012), il Prof Travisano della prestigiosa USA National Academy of Sciences, si chiedeva stupìto come mai nasca la cooperazione tra organismi competitivi ed egoisti che rinunciano alla propria individualità per il bene dell’intero gruppo…..forse perché hai utilizzato dei funghi (belin)…. mi verrebbe da suggerirgli !

Buona lettura

Dott Maurizio BAGNATO

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Micoeditoriale Agosto 2012

 

MICOEDITORIALE  AGOSTANO

Agosto, moglie mia non ti conosco.

Ed anche il micoeditoriale sarà necessariamente molto vacanziero…..ci attende l’aereo………

E allora andiamo subito al sodo, questo mese ho scelto due “leit motiv”  i funghi utilizzati nel risanamento ambientale e nella cura dei tumori.

Per quanto riguarda l’ambiente ho tratto due articoli provenienti dall’ISPRA (Istituto Superiore di Prevenzione Ambientale) del Ministero dell’Ambiente, dove i funghi, per merito dell’attivissimo micologo Carmine Siniscalco, sono i protagonisti del risanamento ambientale degradando le traversine impregnate di un conservante altamente tossico come il creosoto, per merito del Pleurotus ostreatus già ampiamente utilizzato negli USA ad opera del mitico Paul Stramets nel risanamento ambientale (Bioremediation) di foreste inquinate da discariche e da disastri ambientali da idrocarburi. Quello che gli studi non dicono ma che noi ribadiamo, è che il PLEUROTUS CHE HA DIGERITO IL CREOSOTO O GLI IDROCARBURI RIMANE PERFETTAMENTE COMMESTIBILE ! Che cosa straordinaria sono i funghi!!

L’altro studio Ispra è su indagine della Commissione europea su minerali e metalli tossici nei funghi, ma giustamente nello studio si dice  anche dell’accumulo di metalli rari come lo Zirconio ed il Vanadio nell’ Amanita muscaria e soprattutto che tale presenza non sia determinata dalla qualità del suolo ma esclusivamente da quel tipo di fungo coniando il termine di fungo di riferimento per quel determinato metallo/minerale. Oltre ad aprire un campo sterminato di applicazioni (anche mediche), la bioremediation ed il fungo di riferimento, introducono concetti applicati all’Università di Dundee in SCOZIA, dove sono stati utilizzati i funghi per bonificare suoli contaminati da uranio impoverito neutralizzandolo e rendendolo non assimilabile da piante ed animali. Altro dato che ha dell’incredibile!

Gli altri due sono in campo medico:  il primo è su nuovo farmaco (l’ennesimo!!)  la Lodamina (TNP-470) derivato dai funghi microscopici (Aspergillus fumigatus fresenius) che inibisce l’angiogenesi  cioè i vasi sanguigni che nutrono i tessuti tumorali inibendone la crescita e fermando quindi il tumore. Il secondo è sui carcinomi al seno estrogeno-dipendenti  nel quale c’è un enzima, l’aromatasi, che aiuta a produrre estrogeni da cui dipende la crescita del carcinoma. Ebbene lo champignon fresco ovvero Agaricus bisporus avrebbe un enzima anti-aromatasi che ne inibisce la produzione rallentando la crescita.  E ne basterebbero 100 gr al giorno…..

E’ proprio vero, 100 grammo di fungo al giorno, che sia pleurotus o champignon, tolgono il medico di torno….(e fanno bene pure all’ambiente).

Buone vacanze a tutti.

Dott Maurizio BAGNATO

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